Quali sono gli sbocchi occupazionali di Scienze Motorie?

Hai scelto di studiare Scienze Motorie a Chieti e ora sei preso dalla curiosità: quali saranno le mie opportunità nel futuro? Scegliere un percorso universitario è senz’altro un passaggio impegnativo e delicato. Vediamo insieme, prima di capire quali sbocchi professionali ti aspettano, come funziona questo ambito di studi e le cose che devi sapere per intraprendere con il giusto spirito quest’avventura.

Scienze motorie: dalla triennale alla magistrale

scienze motorie chietiIl primo step riguarda ovviamente il corso di Laurea triennale in Scienze Motorie. Da quest’anno l’Università Cusano ha attivato questo corso anche presso l’Università di Chieti, erogando il corso totalmente in modalità didattica telematica e offrendo il vantaggio della flessibilità e di una comoda organizzazione a tutti. Il corso di laurea triennale è seguito dal corso di laurea magistrale in Scienze Motorie, che offre un perfetto seguito agli studi di base, garantendo una maggiore qualifica per i lavori in scienze motorie anche in contesti complessi.

Il percorso accademico completo, della durata di cinque anni, è strutturato per offrire un bagaglio di conoscenze solido e strutturato, capace di formare professionalmente già dalla triennale. Un buon settore per le opportunità di lavoro è quello dell’Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie. Diverse materie presenti nel piano di studio orientano la proposta in questo senso, contemplando molti insegnamenti finalizzati ad ampliare le conoscenze necessarie.

Lavori scienze motorie: quanto si guadagna

Una domanda che ci viene fatta spesso riguarda i guadagni. Anche se non abbiamo la palla di vetro e non possiamo dare risposte certe, possiamo indicarti qualche ricerca in merito, che ha evidenziato interessanti tendenze per quanto riguarda gli stipendi dei laureati in scienze motorie e le scelte.

I dati Almalaurea segnalano che gli studenti laureati alla triennale in Scienze Motorie in buona parte scelgono di proseguire gli studi con la magistrale (circa il 48%). Infatti dopo la laurea magistrale, si registra un’alta percentuale di occupazione, con uno straordinario 81%, che riguarda soprattutto Scienze e Tecniche dello sport, e Organizzazione dei Servizi per lo sport e le attività motorie.

Dopo il quinquennio universitario il minimo di stipendio è in media di 950 netti mensili e i 1200 dei laureati in Gestione dei servizi per lo sport, ma sono dati che presentano variabili da non sottovalutare, soprattutto in questo momento storico.

La stabilità lavorativa sembra coinvolgere poco meno della metà degli studenti, circa 47 su 100. Per stabilità si intende un range ampio, nel quale rientrano anche (e in misura consistente) coloro che scelgono di mettersi in proprio. I contratti a tempo indeterminato sono una percentuale medio-bassa: il 17% per gli studenti in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate mentre salgono al di sopra del 38% per per Organizzazione e Gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie.

I settori professionali per Scienze Motorie

stipendio laureati scienze motorieEntriamo nel vivo del discorso professionale, quali sono gli sbocchi professionali e i lavori in Scienze Motorie. Con questa definizione abbracciamo un campo molto vasto di professioni e contesti. Sempre citando i dati della ricerca Almalaurea in materia possiamo affermare che i laureati in quest’area trovano più facilmente lavoro nei servizi (circa 40%), ma anche l’istruzione e la ricerca rappresentano una quota ampia degli sbocchi (il 28%), infine un buon 16% viene totalizzato dalla sanità, questi dati fanno riferimento in modo specifico ai laureati in Scienze e Tecniche delle attività motorie preventive e adattate, mentre cambiano leggermente per i laureati in Scienze e tecniche dello Sport. Questi ultimi si inseriscono nel campo dei servizi per un margine pari al 56%, mentre l’istruzione e la ricerca rappresentano il 31% dei posti di lavoro occupati da laureati in questo ambito. Ma è importantissimo comprendere soprattutto quali siano le competenze maturate da coloro che conseguono una laurea in questo campo, per comprendere a quali funzioni in un contesto di lavoro corrispondono. I prossimi paragrafi saranno dedicati a questo. Spiegheremo quali sono le abilità richieste a seconda del ruolo.

Istruttore di discipline sportive

L’istruttore sportivo deve avere ottime capacità di valutazione. Sarà impegnato soprattutto nel valutare le capacità di esercizio e movimento del soggetto, e il possibile inserimento in attività motorie di vario genere: ludico-ricreative, preventive e sportive. Per gestire bene tale responsabilità deve possedere conoscenze approfondite rispetto agli eventuali effetti di attività motorie e di allenamento, deve saper pianificare programmi commisurati alle capacità del soggetto e funzione al raggiungimento di un obiettivo preciso e specifico. L’istruttore di discipline sportive lavora soprattutto nella ideazione e conduzione di programmi di attività motoria e sportiva individuali e di gruppo. Da ciò si evince che il corso di laurea in Scienze Motorie a Chieti è un ottimo percorso accademico per coloro che vogliono ricoprire questa posizione.

Specialista nell’educazione e nella formazione di soggetti diversamente abili

Per questa peculiare professione le capacità richieste sono le medesime espresse sopra, nel paragrafo dedicato all’istruttore sportivo. La differenza risiede nel focus sui bisogni dei soggetti diversamente abili. Per intraprendere questa carriera è richiesta una preparazione specifica, e non solo. Oltre all’aspetto meramente tecnico e di studio è necessaria una spinta umana ed etica che avvicini il futuro professionista con empatia ed estrema professionalità ai soggetti con cui dovrà lavorare. Nei piani di studio dei corsi di laurea in Scienze Motorie è solitamente prevista la presenza di esami che toccano questa materia.

Guide ed accompagnatori sportivi

Un ruolo leggermente diverso svolgono le guide sportive, da quali ci si aspetta un’ottima conoscenza delle basi biologiche del movimento e dell’adattamento all’esercizio fisico da parte del corpo del soggetto. A queste si aggiungono le tecniche motorie sportive, che fanno parte del suo bagaglio formativo individuale, maturato all’interno dell’accademia ma anche al di fuori (in un lavoro o un’attività di accompagnamento sportivo svolta in parallelo, ad esempio). La valutazione dell’esercizio fisico passa per metodi di misurazione che la guida e accompagnatore sportivo conosce molto bene e sa anche restituire, spiegare e ottimizzare al soggetto in base alle proprie conoscenze e tramite le quali conduce attività motorie e sportive di tipo individuale o di gruppo.

Istruttori di discipline sportive non agonistiche

Qui entriamo nel campo dell’addestramento e dell’esercizio non agonistico, ma non per questo non c’è bisogno di una figura preparata. L’istruttore di discipline sportive non agonistiche addestra ed esercita, tramite lezioni individuali e di gruppo, alla pratica sportiva, insegnando meticolosamente e con gradualità le tecniche. Contemporaneamente verifica le condizioni psicofisiche dell’allievo, per prepararlo fisicamente a seconda delle sue specificità. Può possedere anche skills di tipo organizzativo, che lo portano sovente a organizzare e dirigere attività sportive di vario genere.

I corsi di laurea in Scienze Motorie e in Scienze e Tecniche dello sport a Chieti

Abbiamo parlato dei sbocchi lavorativi per i laureati in Scienze Motorie, un tema che ci sta a cuore da quando l’Università Niccolò Cusano ha istituito due corsi di laurea, triennale e magistrale, in questa disciplina. I corsi, come da tradizione Unicusano, vengono erogati completamente in modalità didattica telematica, ma sono proposti in una veste innovativa: il Percorso Eccellenza. Grazie a questo metodo organizzativo ogni singolo studente verrà affiancato da un “mentore” dedicato, una figura incaricata di supportarlo nell’avanzamento universitario tramite azioni specifiche. In particolar modo si occuperà di suddividere il programma di ogni singolo esame in brevi esoneri, facili da affrontare e gestire, che snelliscono la mole di lavoro.

Un grande vantaggio per un grandissimo corso di studio.

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