Studiare e lavorare all’estero? Ecco come è possibile

Studiare e lavorare all’estero è un’occasione di crescita impareggiabile. Molti giovani di diverse nazionalità prendono questa scelta ogni anno, mentre in Italia i numeri sono leggermente più bassi. Per scegliere questa strada bisogna organizzarsi, allenare flessibilità mentale e determinazione e anche possedere un pizzico di fiducia. E poi ci sono consigli e suggerimenti che è utile seguire, vediamo quali sono.

Studio e lavoro all’estero: come fare

Per fare l’università all’estero ci vuole una certa dose di coraggio. Lasciare famiglia, amici, i posti a cui si è legati e spiccare il volo verso mete sconosciute non è facile, ma ne vale la pena. Chi sceglie di provare questa esperienza difficilmente se ne pente. Per farla senza incorrere in ostacoli o problemi è opportuno trovare il giusto compromesso tra le esigenze personali e le reali opportunità percorribili. Soprattutto se si vuole studiare e lavorare all’estero contemporaneamente.

Pe coniugare la frequenza dell’Università all’estero con un lavoro che ti consenta di renderti più autonomo è fondamentale avere sotto controllo gli orari delle lezioni e una previsione del tempo utile per preparare gli esami, studiare e svolgere gli impegni improrogabili dettati dall’Università. Sulla base di queste previsioni saprai più o meno quanto tempo dedicare a un’attività lavorativa. Fare un piano, progettare, organizzare un ritmo di studio e di lavoro anche con un certo anticipo non è una cattiva idea. Poi non è detto che il piano rimanga tale e che non si modifichi in base alle contingenze, anzi, sarà senz’altro così. Ma aver già dato una parvenza di routine agli impegni che ti aspettano ti farà sentire più tranquillo e meno in balia degli eventi.

Studiare mentre lavori

Studiare e lavorare insieme è difficile anche in Italia. Lo sanno anche gli studenti dell’università telematica di Chieti, molti dei quali vivono questa condizione stimolante, seppur impegnativa. Difficile non è sinonimo di impossibile, e non è per forza di cose un termine negativo. Difficile sta a significare particolarmente sfidante e intenso. E come tutte le cose intense è destinata a lasciare il segno, e a regalare grandi emozioni e soddisfazioni.

Studiare e lavorare all’estero aggiunge a questa esperienza già di per sé straordinaria un tocco caratteristico in più. La lingua straniera, la cultura differente, la lontananza da casa, tutto contribuisce a rendere il percorso denso di stupore.

Organizzarsi all’estero per lavorare e studiare contemporaneamente è possibile soprattutto se si ha una forte motivazione. Le regole auree per chi vuole compiere questa impresa sono:

  • Stabilire una routine e rispettarla rigorosamente
  • Inserire il giusto quantitativo di riposo nel planning
  • Perseguire uno stile di vita sano
  • Essere precisi con la burocrazia e le regole

Sono tutti consigli e suggerimenti che valgono tanto in Italia quanto all’estero. Forse in un paese straniero la voglia di svagarsi e lasciarsi andare a fare baldoria dopo un esame è ancora più forte, perché si è lontani dai posti che si conoscono, si sa che quei momenti non si rivivranno una seconda volta. Ed è lecito festeggiare. Ma uno studente lavoratore deve comunque farlo con misura, non tutti i giorni della settimana come se non avesse altre incombenze da portare a termine.

Soprattutto il consiglio sulla burocrazia e le regole va tenuto in debita considerazione se hai deciso di studiare mentre lavori all’estero. Ogni paese ha i suoi iter burocratici, le sue leggi, le sue regolamentazioni, attento a rispettarle per non incorrere in pessime sorprese. Ma non solo. Tieni sempre d’occhio anche le varie possibilità di agevolazione che potrebbero essere attive per coloro che si trovano nella tua duplice condizione di studente e lavoratore.

Studiare e lavorare all’estero: cose da fare

L’aspetto della burocrazia e della documentazione è cruciale. Soprattutto per chi compie la scelta di vivere all’estero, fuori dal continente europeo. Negli Stati extraeuropei potrebbero essere necessari documenti particolari, come i visti. Senza di quelli non si parte, dunque non è un’informazione secondaria.

Per reperire le giuste informazioni, e unire l’utile al dilettevole facendo conoscenza e instaurando una prima rete di rapporti, è molto frequente visitare i forum e stringere amicizia con le persone che già vivono nel paese in cui hai scelto di stabilirti. Costruire una rete di relazioni è un altro di quei consigli prioritari, su cui puoi già lavorare prima della partenza. Se sei fortunato, avrai già qualcuno con cui scambiare qualche chiacchiera una volta arrivato.

Altri due aspetti su cui darsi da fare sono: la cura dell’immagine professionale e le risorse finanziare di base con le quali partire alla volta dell’estero.

Il primo aspetto si rivela utile ovunque tu vada, soprattutto se ti dedichi alla cura dei profili sui social network internazionali, come Linkedin e se aggiorni il curriculum vitae in base alle richieste e ai parametri con cui vengono redatti all’estero, nel paese di destinazione. Se possibile rispolvera il tuo inglese, anche se parti per altri luoghi, perché se vuoi lavorare all’estero sarà quella la lingua che utilizzerai, almeno in partenza.

Infine, assicurati di avere le giuste risorse finanziarie per affrontare i primi periodi senza sentirti con l’acqua alla gola economicamente. Il costo della vita altrove risulta più alto, ma non temere, gli stipendi sono proporzionati.

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