Cos’è la psicologia umanistica? Una definizione
La nostra passione per la psicologia umanistica non è dettata solo dal fatto che professionalmente ci occupiamo di garantire una formazione accademica in questa disciplina. Oltre al fatto che eroghiamo un corso di laurea in Psicologia a Chieti e che abbiamo fondato una facoltà in tale ambito disciplinare in questa città, il nostro interesse è appunto umanistico. La psicologia sonda i misteri della psiche umana, uno strumento e non un organo, un concetto e una facoltà difficile da afferrare e comprendere. Soprattutto la psicologia umanistica ha tentato di farlo seguendo un approccio poco scientifico e apertamente umanistico, contribuendo a dare spessore e ampiezza a un campo di studi, il sapere psicologico, che ancora continua a stupire e meravigliare gli studiosi stessi e noi appassionati. Allora conosciamola meglio questa psicologia umanistica.
Psicologia umanistica: le basi
La psicologia umanistica è anche conosciuta con il nome di Terza Forza. Il suo sviluppo si colloca all’interno degli studi psicologici con approccio sociale che nacquero intorno agli anni sessanta negli Stati Uniti d’America. I nomi dietro a questa nuova spinta che attraversò la psicologia sono quelli di Abraham Maslow e Carl Rogers. Entrambi percepivano che il comportamento umano era caratterizzato soprattutto da una spinta alla crescita e colsero nel senso di autostima il cardine dell’equilibrio personale.
Una data precisa della nascita della psicologia umanistica che viene spesso fornita come punto di svolta è il 1954, quando Maslow fonda l’Associazione di Psicologia Umanistica, con un programma che prevede di
“studiare le dinamiche emozionali e le caratteristiche comportamentali di un’esistenza umana piena e vitale”
L’alleanza con la psicologia esistenziale
Ci sono radici più profonde dietro al pensiero della psicologia umanistica. L’antropologia esistenziale o psicologia esistenziale, di cui pone le basi Martin Heiddeger nel 1927, rappresenta la base filosofica. Il testo cruciale è Essere e tempo, da cui l’elaborazione del pensiero di dipana.
L’opera mette in evidenza la struttura dell’esistenza come “essere-nel-mondo”, lasciando spazio a una nuova concezione antropologica che sovverte quella cartesiana (un soggetto puro si relaziona a oggetti puri) e apre la prospettiva a una concezione dell’uomo come creatore dei valori e dei significati personali.
La psicologia esistenziale è di stampo tipicamente europeo. Legandosi alla psicologia umanistica americana dà vita a una concezione di psicologia esistenziale-umanistica del tutto nuovo, quello che appunto prenderà il nome di Terza Forza, come alternativa alla psicoanalisi classica e al comportamentismo.
Principi della psicologia umanistica
Il manifesto dell’Associazione di Psicologia Umanistica traccia i punti essenziali della teoria.
- Al centro della psicologia come elemento primario è la persona nella sua interezza,
- La visione dell’essere umano deve tenere conto dell’autorealizzazione, della creatività e delle scelte
- Il fine è la valorizzazione della dignità della persona e lo sviluppo del suo potenziale latente