Come studiare senza ansia: 5 tecniche da provare

Questo articolo su come studiare senza ansia proverà ad aiutarti a trovare il modo migliore per progredire con gli esami e nello studio riducendo l’impatto dell’ansia. È possibile. Prima di proseguire con i consigli e le tecniche ci teniamo a precisare che l’ansia, intesa come preoccupazione e leggero sintomo generale di agitazione è perfettamente normale. Stare sotto tensione da esame è lecito quando si tiene tanto a un risultato entra in gioco l’emotività e può avere conseguenze anche dal punto di vista psicofisico. Ma esiste anche un’ansia fuori controllo, ed è quella che impedisce di svolgere le normali attività: guidare, dormire, interagire socialmente, lavorare o, appunto, studiare e dare esami. In questo caso, oltre ad applicare i nostri consigli, è meglio rivolgersi a uno specialista. Andare da uno psicologo può aiutarti su tantissimi fronti, non temere di essere preso per pazzo, pensa a questa opportunità come a uno spazio tutto tuo di riflessione.

Studiare senza distrarsi: no all’ansia

tecniche efficaci contro l'ansiaL’ansia oltre a far male al benessere di corpo e mente non aiuta di certo a superare gli esami. C’è chi sostiene di lavorare molto bene sotto pressione. Ma lavorare sotto pressione non è la stessa cosa di lavorare con l’ansia, e lo stesso vale per lo studio. I sintomi dell’ansia sono ben diversi da quella frizzante sensazione che provoca avere tante cose da fare e protrarle fino all’ultimo minuto.

La capacità di concentrarsi può essere notevolmente ridotta quando subentrano i vortici della mente, i pensieri ossessivi, le preoccupazioni infondate. E queste cose peggiorano quando non si riesce a canalizzare la propria attività all’interno di linee guida, ancoraggi che danno maggiore sicurezza, ovvero i metodi di studio o le tecniche per studiare senza ansia.

Saper applicare delle tecniche non significa lavorare rigidamente, anzi, significa sentirsi liberi dal caos e far fluire liberamente le proprie attività all’interno di uno schema distinto. Ma quali sono le strategie di studio per studiare senza distrarsi e impedire all’ansia di avere il sopravvento. Noi ne conosciamo cinque, ma potrebbero essercene molte di più. Le sintetizziamo qui sotto insieme a qualche suggerimento su come impostare delle tecniche efficaci contro i sintomi dell’ansia che riducono il rendimento dello studio. Ecco la lista:

  1. Tecnica del pomodoro
  2. Pianificare ostacoli e preoccupazioni
  3. Calendarizzare lo studio e le attività
  4. Mettere in lista le priorità
  5. Condividere l’impegno

Studiare senza ansia con la tecnica del pomodoro

C’è un tipo di ansia degli studenti che è generata dal non avere alcun controllo sulla propria organizzazione del tempo. Ma questa mancanza è dovuta a un’altra lacuna nelle capacità di pianificazione. Effettivamente non siamo abituati a scandire in modo corretto la nostra vita quotidiana, schiacciati da stimoli irrefrenabili e continui e senza una routine sana. Queste affermazioni sono valide soprattutto per gli studenti universitari, che spesso vivono una vita con ritmi sregolati. Lungi da noi giudicare questi atteggiamenti, anzi, sappiamo che fa parte di un processo necessario di sperimentazione della vita e delle sue soprese. Ma quando si impara ad organizzarsi, ci si dà delle scadenze, delle direttive, si è facilitati nel raggiungimento degli obiettivi.
Per questo abbiamo citato come tecnica per sconfiggere l’ansia dello studente la tecnica del pomodoro. Questa tecnica, che trovate abbondantemente spiegata in molti articoli e tutorial, consiste nel svolgere una determinata attività dividendola in blocchi da mezz’ora ciascuno, intervallati da cinque minuti di pausa. Ogni quattro blocchi si fa una pausa più lunga, di circa quindici o trenta minuti. Questa tecnica aiuta a mantenere alta la concentrazione durante i blocchi di lavoro ma a pianificare anche un tempo per “decomprimere”.

 

Pianificare gli ostacoli: un metodo per studiare bene

tecnica per sconfiggere l'ansiaUn altro aspetto interessante della tecnica del pomodoro, che tuttavia può essere slegato dalla tecnica stessa, è quella della previsione di ostacoli e preoccupazioni. Come si fa? Mentre lavori ai blocchi scrivi su un foglio le cose che ti viene in mente di fare durante l’attività (mangiare, controllare i social, alzarti per cercare un oggetto smarrito, telefonare a un amico) e affronta le azioni scritte nella lista solo quando hai terminato i quattro blocchi. La tua testa dedica molta energia a riflettere e a rimuginare sulle cause dell’ansia: errori commessi, paura del futuro, incertezza sulle proprie capacità. Ma dedicare un tempo esclusivo a questa riflessione, ad esempio sedendosi con carta e penna e scrivendo una lista di possibili ostacoli riscontrabili sul percorso di studio o sulle preoccupazioni più urgenti, aiuta a dargli spazio ma a confinarle in un determinato momento, affrontandole una volta per tutte ed eliminandole dal resto del tempo.

Pianificare studiare senza distrazioni

Lo studio, come il lavoro ha bisogno di tempo per essere portato avanti, affrontato e soprattutto per raggiungere gli obiettivi preposti. Se hai pianificato i possibili ostacoli (distrazioni e limiti eventuali) sai che devi pianificare tenendo conto di questi e anche della necessità di riposare ogni tanto. Ora cerca di dare un corrispettivo orario alle tue attività. Quanto impieghi a leggere cento pagine? Due ore? Bene. Se devi studiare due manuali da duecento pagine hai bisogno di otto ore. Sulla base della tecnica del pomodoro dividi queste ore (considerando le giuste pause) e inseriscile in un calendario, valutando anche di lasciarti un giorno libero (quello della gratificazione, in cui potrai uscire a prendere un aperitivo o a fare quello che ti piace). Questa è un po’ la base della tecnica migliore per lavorare e studiare senza stress.

Fare liste per studiare

Un’altra tecnica per lo studio (ma anche per la vita in generale) è quella di fare liste. Le liste sono utili in moltissimi casi. Quando si studia possono aiutarci a comprendere l’ordine di priorità tra le cose che dobbiamo, gli argomenti e gli esami che ci aspettano. Prima ancora di mettere in pratica il punto 1 e il punto 3 è meglio, insieme al punto 2 lavorare su questo aspetto: quali sono le cose che hanno più importanza e quelle che potrebbero impedirti di farle? Già rispondendo a queste due domande hai un quadro più preciso della situazione. La lista delle priorità è fondamentale per calendarizzare, quindi non trascurarla. Si possono anche fare delle liste a lungo termine, ma non le consigliamo, perché abbiamo riscontrato che questo strumento è valido soprattutto per le attività a medio termine. Difatti è difficile mettere in una lista per studiare i punti da affrontare dopo mesi, di solito cambiano nel corso del tempo.

Studiare in gruppo fa bene

Anche se studiare economia è difficile sappi che in gruppo risulta sicuramente meno complicato. Perché? Perché il gruppo può aiutarti a trovare motivazione, nuovi stimoli, tecniche più efficaci. Non è detto che tu debba condividere il tempo di studio in presenza. Non è detto che vi dobbiate per forza incontrare per studiare contemporaneamente. Potete, ad esempio, fare un gruppo di studio, organizzare prima della sessione di esami una giornata di ripasso, in cui ognuno affronta l’argomento che ha studiato meglio. Lo sai che non c’è migliore tecnica per imparare che insegnare? Spiegare qualcosa a qualcuno aiuta a capirla ancora meglio, riesce a fissare gli elementi dentro la testa in modo più approfondito e lineare, perché non si può spiegare qualcosa che non si è capito. Allora, cosa aspetti? Proponi ai tuoi colleghi universitari di sconfiggere l’ansia da esame insieme, creando un team pronto a scambiarsi l’esperienza e a raggiungere lo stesso obbiettivo


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